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“La vita senza la musica sarebbe un errore” (Friedrich Nietzsche)

Da quasi quarant’anni ormai, in questa giornata si celebra in Europa e nel Mondo intero la “Festa della Musica”: ideata dal Ministero della Cultura francese nel 1982, l’intento era una grande manifestazione popolare gratuita da tenersi il 21 giugno di ogni anno per celebrare il solstizio d’estate, invitando musicisti dilettanti e professionisti a suonare per le strade e nelle piazze di ogni città.

Paintyng by Alberto Vargas

Ma la musica si sa è contagiosa, così di anno in anno, la manifestazione ha oltrepassato le frontiere francesi, coinvolgendo sempre più numerose città in tutto il mondo diventando un importante ed autentico fenomeno sociale, ove il valore del gesto musicale, si esprime nella disponibilità e spontaneità dei tanti concerti gratuiti di ogni genere, la festa ha saputo inventarsi, reinventarsi e diventare una manifestazione musicale internazionale emblematica grazie alla quale dilettante e professionista, ognuno, si può esprimere liberamente, perché la Festa della Musica è la festa di ogni musica e di ciascuno di noi.

Amethyste Paintyng by Tamara De Lempicka

Chi non ha mai pensato che, spesso, le canzoni dicono quello che non riusciamo ad esprimere vis a vis con le parole? In fondo la Musica svolge proprio funzione di stimolo psicofisico in proiezione di sogni e desideri, ci emoziona e fa nascere in noi sensazioni di piacere e serenità, oltre ad essere una formidabile valvola di sfogo di pulsioni ed aggressività.

Anche la profonda filosofia platonica maestra dei modi del pensare e dell’agire umano, ci insegna  che la musica fa bene al cuore e all’anima, non a caso è universalmente riconosciuta l’importanza della stessa nell’educazione sin dalle primissime fasi della vita, così come la sua funzione terapeutica che – già nota nell’antichità – si è notevolmente sviluppata negli ultimi anni col diffondersi della musicoterapia come campo specifico di studio e di attività professionale, ottenendo risultati a dir poco sorprendenti.

IItalia, negli ultimi anni, molte città hanno aderito all’evento, anche prima che la Festa della Musica venisse supportata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e della SIAE, al fine di conferire all’evento del 21 giugno una dimensione sociale nazionale in grado di valorizzare il forte potenziale e talento musicale italiano e consentire, ad ogni città, un’eguale e più ampia visibilità nazional-europea.

Quest’anno – come mai prima – sappiamo che, spesso, solo la Musica può salvarci, che “la Musica non ha confini né barriere” e, così, rispettando il distanziamento e le disposizioni sulla sicurezza, via a concerti nei cortili delle case, sotto i portoni, sulle terrazze, nei giardini, nelle piazzette e vicino a tutti quei posti in cui la gente possa affacciarsi e godere della musica dal vivo, perché la musica è arte ed è pura poetica Bellezza.

Ed allora buona Musica a tutti, perché se è vero che “una vita senza musica è come un corpo senz’anima” (Cicerone docet n.d.r.), in questi tempi troppo “social” ma sempre più distanti e  – paradossalmente – molto poco  comunicativi, la musica può unire le anime ovunque esse siano… poiché “un madrigale di Gesualdo o una passione di Bach, una melodia di sitar indiana o un canto africano, il Wozzeck di Berg o il War Requiem di Britten, un gamelan balinese, un’opera cantonese o una sinfonia di Mozart, Beethoven o Mahler, possano essere profondamente necessari alla sopravvivenza umana”. (John Blacking)