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Rabindranath Tagore: il Maestro dell’Armonia Universale

Rabindranath Tagore – Painting by Hrishiraj Gawali

Dal Profeta di Bellezza, al Maestro dell’Armonia Universale, ovvero il maggior sostenitore dell’importanza della responsabilità di ciascun individuo ad impegnarsi nella ricerca costante – ovunque e nonostante tutto – dell’armonia della bellezza, perché per Rabindranath Tagore, era necessario far comprendere la grandezza della Natura, fondamento essenziale del suo pensiero filosofico-religioso che ravvisava nella riconciliazione con l’universale, il profondo significato dell’esistenza armoniosa.

Tagorenato a Calcutta in India nel 1861 da un’illustre e ricca famiglia nobile dalle forti tradizioni culturali e spirituali – è un artista poliedrico e dalla creatività straordinariamente sensibile che spazia dalla scrittura alla filosofia, dalla musica alla pittura, dalla filosofia alla politica: poeta, musicista, scrittore, drammaturgo e pittore, compone liriche che traduce in inglese ed alle quali affianca pure la musica, dipinge e disegna e – al contempo – si misura con vari generi letterari, dalla poesia ai trattati religiosi, dalla narrativa al dramma, passando per la saggistica politico-filosofica, fu anche attento e convinto attivista politico a sostegno dell’indipendenza indiana dall’Impero britannico.

Autore degli inni nazionali dell’India e del Bangladesh, Tagore fu il primo scrittore non europeo a ricevere il premio Nobel per la Letteratura nel 1913, colpito ed ammaliato dallo splendido spettacolo della natura, elabora la concezione per cui l’armoniosa Bellezza – riscontrabile esclusivamente nella contemplazione della varietà della Natura e nell’immensità dei cieli – è riconducibile al credo dell’Assoluto nella ricerca sospirosa di Dio al fine di riuscire ad accettare la vita, perché ogni creatura vale in quanto è tale, senza le ingiuste ed inutili distinzioni di casta o di classe.

Per Tagore, l’armonia da ritrovare nelle profondità della coscienza unitamente all’ideale di una pura Bellezza cosmica, sono un valore morale universale che il Poeta indiano riesce a far conoscere, diffondere ed apprezzare in tutto il mondo: il suo messaggio – riscontrabile in ogni sua opera – è l’amore e l’armonia verso la Bellezza dell’universo.

Leggere le parole di Rabindranath Tagore, ci insegnano l’importanza della lentezza, del valore di saper fermarsi a guardare e non solo vedere, ci fanno comprendere che la vita è l’attimo presente che non tornerà mai più perché – in fondo – il futuro è un’incognita ed il passato è ormai andato, Tagore si fa portatore di un messaggio di solidarietà internazionale, il suo è un inno all’amore totale perché ha una visione ispirata del mondo, quella del Maestro dell’Armonia Universale è una poesia dal misticismo elevato che vuol ispirare ed esaltare l’anima.

Dawn of Mother Earth” – Painting by Jim Warren

Il filo conduttore del Tagore pensiero è la connessione che egli vede e riconosce tra l’universale ed il particolare, perché esiste un legame indissolubile tra l’anima dell’essere umano e quella dell’intero creato ed esclusivamente nella contemplazione della perfezione di ogni piccolo componente della natura, è possibile riconoscere la piena espressione divina e – quindi – quella suprema Armonia di Bellezza Universale: quella “fonte della felicità” che alberga nell’armonia dell’infinito dentro ciascuno di noi… Shambhala!

“La felicità duratura dell’uomo non è nell’arrivare al possesso di alcuna cosa: l’amore è il significato ultimo di tutto quello che ci circonda, non è solo una sensazione, è la verità, è la gioia che è la fonte di tutta la creazione.” (Rabindranath Tagore)