Archivi tag: Guerra

Il Bacio di Hayez…

Il Bacio di Hayez – Prima Versione 1859

Voglio iniziare il mio personalissimo viaggio nell’arte che amo particolarmente, raccontando una delle immagini più rappresentative e famose del Romanticismo e della celebrazione dell’Amore: “Il bacio di Hayez”, ovvero il dipinto che più di qualsiasi altro raffigura il bacio per antonomasia.

Su uno sfondo neutro, quasi anonimo ma con un sapiente gioco di ombre e luci dall’ambientazione vagamente medievale, i soggetti sono due giovani innamorati impegnati in un  appassionato bacio: il ragazzo col berretto calato sugli occhi ed il viso in ombra – ha un pugnale nella cintura ed è coperto da un mantello e dà idea d’essere un militare od un rivoluzionario; la ragazza, dai lunghi capelli corvini, indossa un lungo abito di raso color celeste polvere che lascia intendere l’appartenenza ad una classe sociale medio alta.

Il Bacio di Hayez – Seconda Versione 1861

La coppia si trova ai piedi di una scalinata e, mentre il ragazzo ha un piede su uno scalino come preparato a scappare e rende il dipinto quasi un frame pronto al play, la ragazza – di contro – pare quasi immobile, col corpo arcuato e completamente abbandonato, sorretto dalla mano che abbraccia l’amato ma al quale sembra invece aggrapparsi.

Certamente in quel connubio appassionato tra bacio ed abbraccio che sembrano non finire mai, si percepisce una forte carica di sensualità tale da essere considerato la raffigurazione esemplare dell’amore, degli innamorati e degli amanti, ma – “Il bacio di Hayez” – è anche il simbolo allegorico delle vicende civili e storiche del tempo: commissionato all’artista dal Conte Alfonso Maria Visconti di Saliceto, voleva essere una seminascosta allusione politica agli ideali del Risorgimento, l’idea era che descrivesse le speranze di un’alleanza politica tra il Regno di Sardegna e la Francia: così il verde del mantello e la calzamaglia rossa di lui rappresenta l’Italia, mentre l’azzurro del vestito di lei simboleggia la Francia, ovvero l’incontro tra due nazioni alleate per liberare il Regno Lombardo Veneto dagli Austriaci, la libertà siglata con un bacio.

Il Bacio di Hayez – Terza Versione 1867

Nella cornice di un paesaggio medioevale dal sapore malinconico, si respirano idee, suggestioni, umori e fermenti ribollenti del tempo, racchiusi tutti in un fervido bacio quasi sfuggente, l’addio tra due amanti che si separano – forse per sempre – rinchiusi in quell’abbraccio sensuale dei due giovani appassionatamente avvinghiati in un bacio che è da sempre espressione della bellezza dell’amore.

Il bacio di Hayez è – quindi – un’opera – che viaggia su due linee, così mentre da un lato simboleggia il forte sentimento patriottico e dell’amore per un’Italia ancora da fare, in quel Risorgimento Italiano ricco di esempi culturali impegnati attivamente nella vita sociopolitica del tempo, dall’altro è l’emblema dell’amore assoluto nonostante tutto  e quindi la partenza e la lontananza per la guerra, il rischio di esilio e di morte, e malgrado tutti, nonché la differenza di classi sociali, il tradimento e la cospirazione, ma che – nell’insieme – è la fotografia di tante storie personali e famigliari del tempo: la dolorosa separazione tra due innamorati causa il forte senso del dovere condiviso  e molto sentito in quegli anni per la difesa della propria patria, in antitesi con la libertà del sentimento individuale e l’eterno legame tra amore e morte tra le costrizioni sociali.

Il Bacio di Hayez e Il Bacio nel Film Senso

Del Bacio di Hayez esistono tre versioni: la prima versione dell’opera che è anche la più famosa, si trova presso la Pinacoteca di Brera a Milano a cui la offrì il Conte che la commissionò dopo averla tenuta nella propria dimora, mentre la seconda e la terza appartengono a Collezioni Private.

Nella seconda, Hayez sostituisce l’azzurro della veste della ragazza con il neutro bianco, come dichiarazione d’amore patriottico per l’avvenuta e tanto agognata Unità d’Italia, nella terza – e la più amata da Hayez che non la cedette mai e la tenne con se sino alla morte – viene aggiunto, rispetto alla prima versione,  un drappo bianco disteso in modo irregolare lungo la gradinata, come se scivolato inaspettatamente  dalle spalle della giovane amante e che,  assieme all’azzurro delle veste femminile, al verde del risvolto del mantello dell’uomo e al rosso squillante della sua calzamaglia, alludono ai due tricolori italiani e francesi.

Il bacio di Hayez è uno dei più famosi e riprodotti, copiati ed omaggiati dipinti italiani, è un’opera di considerevole Bellezza ed ispirazione per tanti ed in ogni forma artistica, come lo fu per il famoso bacio dei protagonisti di “Senso”, l’unico film neorealista del grande Luchino Visconti… ma questo sarà tutto un altro post nonché, un’altra storia di Bellezza.