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NEL NOME DI MARIA…

Quando il cielo baciò la terra nacque Maria
che vuol dire la semplice, la buona, la colma di grazia…
Maria è il respiro dell’anima, è l’ultimo soffio dell’uomo.

“Madonna” – Painting by Ulisse Sartini

Maria era di media statura e di straordinaria bellezza,
le sue movenze erano quelle di una danzatrice al cospetto del sole.

(Alda Merini)

SCRIGNO…

Farò della mia anima uno scrigno
per la tua anima,
del mio cuore una dimora
per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro
per le tue pene.

Painting by Lauri Blank

Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la vita di un fiore
sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle
canta l’eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta
la storia delle onde.

(Kahlil Gibran)

“CI SONO FIORI DAPPERTUTTO… PER CHI È CAPACE DI VEDERLI.” (MATISSE)

La Bellezza dei Fiori è indiscutibile, se poi i loro colori e la loro leggerezza incontrano la tavolozza di un pittore e la creatività di un artista, allora possono nascere capolavori dalle raffinate atmosfere bucoliche e di raffinata Bellezza.

I Fiori hanno da sempre suscitato l’interesse di poeti, fotografi, filosofi ed artisti che non avrebbero mai potuto rimanere indifferenti alle loro infinite forme, colori e sfumature pur interpretandoli ognuno in modo diverso e – così – sin dai tempi antichi e nelle diverse culture, hanno affascinato prepotentemente  e – nonostante la Natura Morta nacque come genere minore rispetto alle correnti consolidate della pittura religiosa o mitologica – nel tempo hanno guadagnato spazio innalzandosi a simboli sacri, elementi essenziali di culto o protagonisti di studi scientifici, sino a divenire soggetti esclusivi di opere d’arte e non solo.

Risale all’antico Egitto la prima raffigurazione di un fiore, il loto blu che – nelle pitture murali delle tombe egizie – rappresentava l’infiorescenza che riemerge e si dischiude ogni mattino, simbolo del Sole e di rinascita e, mentre gli antichi Romani amavano riempire le domus di Piante e Fiori affrescati sulle pareti, nel Medioevo l’arte floreale si tramuta in forme meno naturali, sino ad essere poi associati – nella cultura classica – a divinità od a essere metafore di vizi e virtù umane oltre che citati nei testi religiosi attribuendo a piante e fiori significati simbolici.

“Canestra di Frutta” – Michelangelo Merisi Caravaggio

Il primo a creare una vera e propria opera d’arte con soggetto esclusivamente floreale, fu il fiammingo Hans Memling che nel 1490 dipinge “un vaso di fiori” e, da qui –  passando per “il vaso con gigli” di Ludger Tom Ring – ci sarà un crescente proliferare di nature morte che, la celeberrima “canestra di frutta” del Caravaggio, consacrerà ad elemento essenziale al pari della figura umana.

Puzzle Paintings by Igor Levashov

Dal seicento in poi, la Bellezza dei Fiori non sarà più solo e puramente decoratrice, ma incominceranno ad essere – finalmentesoggetti artistici vivi oltre che veicoli di messaggi e significati, perché anche i Fiori hanno un loro speciale linguaggio di armonia e bellezza che aspetta d’essere colto.